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Chainlink arriva su Solana: il fondatore Sergey Nazarov è ottimista sul futuro della “Truth Machine”

Nuove partnership di lusso per Chainlink. Sergey Nazarov parla del futuro del progetto mentre il token LINK si prepara per la prossima leg up.

Chainlink, uno dei progetti più storici nonché innovativi del settore web3, rilascia l’ennesima collaborazione, questa volta integrando la tecnologia CCIP all’interno della blockchain Solana.

Questa espansione permette di accedere ad un grande ecosistema contenente $18 miliardi di asset, offrendo nuove funzionalità cross-chain per utenti e sviluppatori. Nel frattempo il fondatore di Chainlink, Sergey Nazarov, parla pubblicamente dell’attuale fase di sviluppo della blockchain, ricordando a tutti l’importanza di un sistema oracolare capace di portare on-chain i dati del mondo reale. Facciamo il punto della situazione in questo articolo e vediamo come le ultime novità potranno riflettersi sulla price action di LINK, uno dei token più attenzionati di tutto il comparto altcoin. Tutti i dettagli di seguito.

Chainlink CCIP arriva su Solana: sbloccato l’accesso a $18 miliardi di assets

Nella giornata di ieri l’oracolo Chainlink ha annunciato il lancio del proprio protocollo di interoperabilità cross-chain (CCIP) all’interno della rete Solana. Si tratta della prima integrazione della versione v.1.6 su un network non-EVM, che allarga l’attuale base di 57 blockchain già presente sul palmares di Chainlink. Non è però la prima volta che il progetto collabora con l’ecosistema Solana.

A giugno 2022 sono arrivati i Price Feeds per rassicurare le infrastrutture DeFi, poi ad ottobre 2024 è stato il turno dei Data Streams  che hanno portato i dati degli oracoli ad un alto-throughput. Ora invece il celebre protocollo CCIP sbarca sulle grandi applicazioni DeFi di Solana, come GMX, Jito, Jupiter Raydium, Kamino Finance, Maple Finance. Parliamo di una novità che porta altri $18 miliardi al TVE ( total value enable) di Chainlink

Chainlink Solana
Chainlink CCIP SolanaFonte dati: https://x.com/chainlink

Per chi non lo sapesse, Il CCIP rappresenta un sistema messaggistica utilizzato come infrastruttura dagli sviluppatori che vogliono integrare funzionalità cross-chain sulle proprie Dapps. Non è un bridge in senso stretto, ma piuttosto la tecnologia che rende possibile il passaggio di asset da una chain all’altra, anche se con standard token differenti ( es. EVM e SVM). Per Solana questa è una grandissima notizia perché introduce molteplici opportunità finanziarie, sicure ed affidabili, nel vasto mondo web3.

Fino ad oggi Chainlink ha garantito $75 miliardi di dollari di asset in DeFi, abilitando scambi interoperabili per $21 TRILIONI di dollari, con una copertura pressoché massima sulle top piattaforme del mondo crypto.

Sergey Nazarov sullo sviluppo della tecnologia blockchain: Chainlink un’infrastruttura essenziale

Negli stessi giorni in cui Chainlink estende la propria presenza tecnica, il co-fondatore del progetto, Sergey Nazarov, condivide la sua visione sul momento che sta attraversando l’intero settore. In una recente intervista rilasciata al Maeil Business Newspaper, ha descritto l’attuale fase sviluppo della tecnologia blockchain come in procinto di espandersi ad alto ritmo. Fino ad oggi c’è stata una crescita lenta e costante ma adesso l’adozione sta accelerando improvvisamente.

Nazarov utilizza l’espressione “Slowly, then all at once“, per indicare il passaggio di una tecnologia di nicchia ad evoluzione totale e fortemente impattante sulla vita di tutti i giorni. In seguito alla grande crescita del panorama RWA, la blockchain sta per essere integrata come fulcro dei sistemi finanziari tradizionali. Chainlink in questo contesto ricopre il ruolo di “Truth Machine”, ovvero macchina della verità.

I più attenti del mondo crypto sapranno che la blockchain, per forza di cose, se vuole funzionare anche nella TradFi, deve poter portare dati affidabili on-chain. Senza un oracolo come Chainlink che possa verificare la bontà e l’affidabilità di queste informazioni ( es. dati finanziari, identità personali e proprietà immobiliari), nulla è possibile. Le applicazioni blockchain devono necessariamente fare affidamento su un oracolo prima che questi dati possano essere utilizzati in uno smart contract.

Tokenizzazione ed interesse istituzionale: Chainlink è al centro della trasformazione

Allo stesso tempo il co-fondatore di Chainlink osserva un forte cambiamento nell’atteggiamento delle istituzioni finanziarie, che fino a ieri sperimentavano la blockchain mentre oggi cercano attivamente modi per integrarla nei loro sistemi. L’ingresso della tokenizzazione ha cambiato tutto: Treasury, fondi istituzionali, commodities, e stocks hanno fatto il proprio ingresso su blockchain, sospinti da players di grande impatto come Franklin Templeton, vanEck e WisdomTree

Le varie tecnologie di Chainlink ricoprono un ruolo cruciale in questo contesto. Pochi giorni fa, JP Morgan, ha deciso di eseguire la sua prima transazione nella blockchain pubblica, assistita da Ondo e dagli oracoli del progetto. A breve potrebbe essere il turno di BlackRock, uno dei capi indiscussi del panorama RWA: proprio questa settimana è attesa una conferenza tra Narazov ed un esponente dell’Asset Manager per esplorare il futuro della tokenizzazione all’interno del mercato dei capitali e del ruolo di Chainlink in questa rivoluzione.

Chainlink BlackRock
Chainlink e BlackRock discutono della tokenizzazioneFonte dati: https://x.com/ChrisBarrett

Price action del token LINK: bullish per la seconda metà 2025

Tutto queste grandi collaborazioni di Chainlink, che fa la sua bella figura sia con partner istituzionali che con progetti ed ecosistemi del mondo crypto, non può che far bene al proprio token nativo LINK. Sebbene queste novità non vadano certamente ad influire sulla price action di breve, che è spinta da altri fattori esterni, possiamo sicuramente affermare che costruiscono una base su cui poi LINK troverà terreno fertile per una crescita.

Il token vive ancora purtroppo di una condizione di scarsa utilità in relazione alla montagna di valore “rassicurato” dagli oracoli del protocollo. Tuttavia non è escluso che con il passare degli anni verranno integrati meccanismi di fee-sharing capaci di portare più interesse. Allo stesso tempo con i vari  CCIP, Price Feeds, VRF, Data Steams in continua espansione, ci si aspetta una crescita della domanda.

Tutti gli occhi sono puntati sulle performance della seconda metà del 2025, dove LINK potrà dimostrare il suo vero valore in un contesto favorevole alle altcoin. Da sottolineare che probabilmente a breve arriverà un altro importante unlock per la criptovaluta, il chè offre un ulteriore motivo per essere bullish. Ricordiamo che storicamente, su dieci sblocchi precedenti, nove sono stati seguiti da un aumento del prezzo di LINK entro 30 giorni.

LINK performance
LINK ritorni mensiliFonte dati: https://cryptorank.io/price

In questo momento il token di Chainlink si trova a +11,2% nel mese di maggio con un prezzo di $16 ed una struttura grafica che lascia intendere una continuazione rialzista. Se dovesse rompere la resistenza dei $30 nei prossimi mesi, prepariamoci alla fase di accelerazione del trend verso l’ATH storico.

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