Home / Giugno inizia a colorarsi di rosso per Bitcoin ed Ethereum, ma sarà davvero un’estate bearish?

Giugno inizia a colorarsi di rosso per Bitcoin ed Ethereum, ma sarà davvero un’estate bearish?

Bitcoin ed Ethereum accusano il colpo nella giornata di ieri. Prezzi in discesa per tutto il mese?
l

Il mese di giugno non è iniziato esattamente nel migliore dei modi per le due teste di serie Bitcoin ed Ethereum. Dopo i primi giorni tendenzialmente piatti a livello di price action, ieri è arrivata la prima stangata ribassista nel mezzo dell’’acerbo llitigio tra i miliardari Donald Trump ed Elon Musk. I mercati crypto, così come quelli azionari, non sembrano aver gradito la tensione tra i due leader: BTC perde chiude la giornata con un – 3,04% mentre ETH scende ancor di più ad un – 7,4%.

Quello che pareva essere un mese di slancio per il settore si sta rivelando, almeno dalle prime ricostruzioni, un trampolino verso gli abissi. Nulla da fare, con un contesto macro reso sempre più complesso anche dai mancati stimoli monetari della Federal Reserve, il mondo crypto si prepara ad un caldo torrido estivo reso ancor più infernale dal mercato bearish. Ma è davvero così tutto negativo? Siamo sicuri che tutti i segnali siano ribassisti? Diamo un’occhiata più approfondita all’outlook del mercato.

Bitcoin ed Ethereum legati all’andamento dei mercati americani

I “problemi” sui grafici di Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH), se proprio così li vogliamo chiamare, non dipendono da un qualche risvolto negativo del comparto crypto ma più verosimilmente sono il riflesso di quello che accade nelle piazze azionarie statunitensi. Le due monete attualmente risultano ampiamente correlate agli indici SP500 e Nasdaq Composite, mentre allo stesso tempo si mantengono distanti dall’andamento meno impulsivo dell’oro. 

In questa fase del mercato sembra quantomeno chiaro che tutte le incertezze sul fronte macroeconomico si stanno riversando sugli asset risk-on più fragili come appunto BTC ed ETH. Gli investitori sembrano più avversi al rischio rispetto al solito, spaventati dai continui titoloni su una presunta recessione imminente USA, che però in realtà sembra scampata. Al momento dunque, finché la FED non interverrà con un taglio dei tassi di interesse, la situazione potrebbe rimanere ancora parecchio altalenante.

Il FOMC di giugno sembra dare per scontato un “no change”. A fino luglio avremo un’altra opportunità per un taglio di 25 punti base, che però è quotata solo al 21%. Dovremo invece aspettare al 17 settembre per delle possibilità più solide, sopra al 50%.

FED odds tassi
FED tassi a luglioFonte dati: https://polymarket.com

Si va verso un’estate bearish per il mondo crypto?

A volte, guardando troppo da vicino gli avvenimenti del mercato crypto senza contestualizzare con i movimenti precedenti, si rischia di dare una visione eccessivamente alterata della realtà. Bitcoin ed Ethereum hanno iniziato il mese di giugno con leggero dump e già si inizia a parlare su X di bear market inoltrato. La direzionalità di breve sembra chiaramente dalla parte degli orsi, con anche i grossi holders che iniziano a prendere profitti, ma se allarghiamo la mappa forse la situazione non risulta poi così catastrofica.

Dai massimi storici Bitcoin perde solo un -7,8%, un calo che fa solo il solletico a tutte le diamond hands che sono abituate ai veri drawdown della criptovaluta. Basti pensare che dal bottom di maggio BTC è ancora a +37%, con un trend che seppur in rallentamento, pare ancora vincolato al rialzo. In tutto ciò c’è anche da sottolineare come rispetto al SP500, a cui attualmente la moneta si ispira, il rimbalzo degli ultimi due mesi sia stato nettamente più vigoroso, dando un segnale di maggiore forza e trazione dal comparto crypto. 

Troppo presto quindi per essere pessimisti e gridare al panico: i mercati insegnano da sempre a controllare l’emotività e giudicare gli avvenimenti da un punto di vista razionale. per il momento su Bitcoin, non ci sono grossi segnali preoccupanti: si potrà certamente ancora scendere a giugno, ma prima passare al versante bearish ce ne vorrà ancora.

Bitcoin prezzo
Bitcoin price actionFonte dati: https://it.tradingview.com

Le grandi balene di Bitcoin non si fanno spaventare e tornano all’accumulo

Uno dei motivi che ci spinge a mantenere la fede bullish sui mercati crypto è il modo con cui i grossi capitali in Bitcoin si stanno muovendo. In particolare, secondo l’indicatore “Trend Accumulation Score” di Glassnode, notiamo un comportamento alquanto anomalo degli holders con più di 1K BTC ( prime due coorti sul grafico) rispetto all’andamento delle quotazioni. Durante le ultime sessioni, mentre il prezzo di Bitcoin cedeva dalla zona dei massimi, queste balene ne hanno approfittato per vendere e capitalizzare qualche gain. Nel frattempo i retail ed i detentori più modesti hanno continuato a comprare come se non ci fosse un domani.

Ora però, dopo questo primo scossone, pare che anche le whales siano tornate timidamente all’accumulo, dando segnali di forte speranza.. Solitamente durante i veri sell-off queste entità rimangono fuori dai giochi ed anzi sono proprio quelle che ( come visibile tra febbraio e marzo) ci danno pesante con le vendite. In questo momento chiunque sta accumulando in maniera più o meno aggressiva, quindi perchè essere bearish?

Bitcoin accumulazione
Bitcoin accumulazione whalesFonte dati: https://x.com/glassnode

Ethereum soffre più di Bitcoin ma mostra segnali di forza on-chain

Anche per Ethereum, nonostante la situazione sia leggermente più tesi, non possiamo di certo parlare di bear market. La seconda moneta del settore sembra stia facendo molta fatica a rompere quel muro dei $2.700-2800, con i ribassisti assorbono qualsiasi tentativo di attacco dei tori. Ad ogni modo ci sono una serie di cose che ci danno motivo di essere ottimisti ed attendere il breakout della zona durante le prossime settimane.

In primis abbiamo ETF spot Ethereum che continuano a comprare ether per metterlo in cassaforte, nonostante la price action traballante. Poi ci sono i dati on-chain del network che suggeriscono un’attività in espansione sia sui layer-2 che sul L1 principale. Su tutti i versanti il network sta crescendo, attirando utenza, capitali e sbloccando nuove applicazioni. Tra l’altro su Ethereum abbiamo anche un numero di ETH in crescita tra gli stake dei validatori in queue, il che supporta la tesi di una resilienza per la domanda del token.

Ethereum attività
Ethereum attività on-chainFonte dati: https://www.growthepie.com/

Da segnalare anche un mercato dei derivati che continua ad essere tendenzialmente bullish, con l’open interest e funding rate dei futures che lasciano inalterate le condizioni per un nuovo rally. L’interesse da parte dei trader c’è e non sembra essere diminuito dopo l’ultimo dump, con la richiesta di leva che eccede sempre dalla parte dei long. A questo si aggiunge anche un panorama rassicurante sul fronte delle opzioni, con la scadenza del 27 giugno che favorisce le call piuttosto che le put. Entro circa la fine del mese, molti investitori si aspettano ETH a più di $3.000, mentre una piccola parte cerca di spingerlo fino ai $2.200. La partita, è ancora tutta da giocare.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments