Ethereum rinasce sul mercato delle criptovalute con una super performance da +44% negli ultimi 7 giorni, mettendo a tacere gli scettici che già parlavano di bear market in corso. Dopo aver attraversato una fase all’insegna del ribasso, ecco che ETH torna più forte che mai sopra i $2.600, riprendendosi la scena in grande stile.
Gli indicatori tecnici e i dati dei flussi di capitali evidenziano una forte attenzione speculativa in questo momento, con tutti gli occhi puntati sulle quotazioni della moneta.
Ma chi sta realmente guidando il rally in corso e chi sta spingendo Ethereum verso il recupero della soglia dei $3.000? Come sempre i dati on-chain offrono un grande aiuto, permettendoci di vedere in profondità ciò che il prezzo da solo non può raccontare. Approfondiamo tutto in questo articolo.
Ethereum torna ad essere protagonista del mercato crypto
Dopo 5 mesi di price action ribassista in pugno agli orsi, Ethereum (ETH) torna finalmente in carreggiata a maggio con un movimento molto incoraggiante.
I prezzi hanno invertito con decisione dal minimo locale a $1.380, riportandosi prima al di sopra del livello psicologico dei $2.000, e poi allungando oltre i $2.600. Ciò si traduce in un ottimo +90% dai minimi di aprile, che fa riemergere il sentiment degli OG e del pubblico retail.
I volumi spot per Ethereum sono in forte aumento a $37 miliardi nelle ultime 24 ore, poco sotto i numeri registrati dal capo partita Bitcoin.
Anche sul fronte dei derivati, open interest e scambi offrono un quadro molto stimolante, con ether che pare la moneta più interessata dai mercati orientati alla speculazione. Da sottolineare in particolare come ETH sia l’unica della top 10 su Coinglass con i volumi futures in crescita nelle ultime 24 ore.
Gli ETF non stanno contribuendo al rally in corso
Indubbiamente c’è qualche attore nel mercato che sta puntando pesantemente su Ethereum, a tal punto da cambiare tutte le carte in tavola rispetto a solo poche settimane fa. A prima vista, dando un’occhiata ai dati di SoSo Value, possiamo subito affermare che gli istituzionali NON sono responsabili del pump in corso.
Gli ETH ETF spot statunitensi non stanno infatti acquistando a gran ritmo Ethereum, ed anzi hanno visto anche un outflow nella giornata di lunedì 12 maggio.
Ieri c’è stato qualche timido buy da parte di Grayscale, VanEck e Franklink Templeton che hanno aggiunto $13,3 milioni, ma parliamo di briciole. I numeri non sono minimamente paragonabili ai risultati di novembre e dicembre, dove si era arrivati addirittura a superare i $400 milioni di inflow in un singolo giorno. Questo significa che gli ETF Ethereum non stanno infatti alimentando il rally, ed anzi devono ancora realizzare quanto stia accadendo sulle borse di Ethereum.
Questo ci dà una buona ragione per essere più bullish di quanto dovremmo. Pensate a cosa potrebbe succedere se nei prossimi giorni Wall Street si svegliasse convinta di star perdendo il treno sulla seconda criptovaluta più capitalizzata al mondo. Di questo passo entrare in FOMO per Larry Fink e compagnia, è solo questione di tempo.
I dati on-chain evidenziano una forte attività della supply di Ethereum a breve termine
Tralasciando l’euforia per Ethereum, arriviamo ad un punto cruciale della nostra analisi: se gli ETF non stanno comprando, chi sta guidando il rally? A fine marzo avevamo visto dai dati on-chain che gli holders di lungo periodo stavano accumulando incessantemente, sfruttando lo sconto sui prezzi mentre i retail capitolavano. Ora però, che sta succedendo?
Osservando la metrica “ETH: HODL Waves di Glassnode”, che classifica l’offerta di Ethereum in base al tempo trascorso dall’ultimo movimento on-chain, possiamo intuire chi sta comprando silenziosamente. Rispetto al bottom di aprile, notiamo un aumento della supply per le fasce “24h” e “1d-1w”, sinonimo che il movimento sia arrivato dal basso.
Soprattutto durante il recente boom dei prezzi, dove Ethereum è salita del +20% in un solo giorno, le coorti di supply a breve termine sembrano essere state quelle più attive. Nel frattempo le bande superiori iniziano piano piano ad invecchiare ( “3m-6m”, “6m-12m”), riflettendo la loro tendenza ad hodlare la criptovaluta dopo aver fatto shopping nei mesi precedenti.
Ethereum spinto dai momentum buyers: segnale di inizio di un nuovo trend
Per completare la riflessione sullo stato attuale di Ethereum, dobbiamo necessariamente aggiungere un indicatore on-chain più dinamico alle HODL Waves, che tendenzialmente offrono un’interpretazione più statica basata sull’offerta ferma. Arriva in soccorso la metrica “ETH Supply Mapping” di Glassnode, che ci aiuta ad identificare in modo più attivo chi sta comprando e vendendo Ethereum.
Questa chart si basa sui cambiamenti nella supply detenuta dalle diverse coorti temporali, e applica un RSI a 30 giorni per rilevare quanto attivamente ogni gruppo sta comprando o vendendo Ethereum. Non si limita quindi a mostrarci dove si trova l’offerta, ma ci dice chi sta agendo nel mercato e come, differenziando tra le seguenti categorie: First Buy, Momentum Buyers, Conviction Buyers, Profit Takers, Loss Sellers.
Spicca all’occhio un dato FONDAMENTALE: in questo momento i “momentum buyers”, ovvero gli attori che agiscono in base al momentum, sono tornati in modo attivo sul mercato. Questo normalmente segnala l’inizio di un possibile nuovo trend, che potrebbe proseguire nella stessa direzione per diversi mesi. Anche a novembre 2023, poco prima della corsa di Ethereum fino ai $4.000, i momentum buyers erano emersi come protagonisti.
Nel frattempo i loss sellers che hanno venduto in perdita durante il calo dei prezzi si stanno placando, mentre i profit takers iniziano piano piano a trovare occasioni di gain. I convinction buyers che hanno acquistato il dip iniziano a raffreddarsi, mentre i first buy scendono ai minimi, segnali che la vera ondata dei retail deve ancora arrivare. Preparatevi a qualcosa di magico per Ethereum nei prossimi mesi.
non concepisco come si possa vendere in perdita un investimento in un asset ancora giovane e che ha ancora molto da dare non solo in termini di valore ma di protagonista assoluto per il futuro.